Todi's  country

 

 

Monte Castello di Vibio

The Center of Monte Castello di vibio is situated in front of  Todi town , in a stratecically Tiber valley that the town dominates and controls. it was already inhabited in pre-roman age, as some searches of the end of the 19th  century seem to testify.  Montecastello di Vibio owes it's name to the " Vibia Gens" , one of the famous familiaes wich during the period of maximum Republican imperial Rome splendor , created the " fida Tuder splendidissima colonia " . It's know that in Montecastello di Vibio already existed for  several centuries before this date,  as a settlement of  the native populations. Then came the tormented years, or even better centuries  of  conflict with nearby Todi , even more powerful, was obliget to ban di Vibio from any kinds of trade, in order to tame spirit of dipendence .Two Podestà of Todi had the boundaries walls of the small fortress and subsequently also the towers dismatled  since when in 1392 pope Bonifacio IX granted the castle to Catalan of the Atti . In 1396 following the death, of catalan the castle was conquered by Biordo Michelotti , Perugia's gentleman and sourrunded to Pietro Angelo of the Counts of Marciano. Regained by the Atti in 1405 it became property of Ludovico Migliorati. Under Napoleon, Montecastello of Vibio lived a period of redemption and great splendour since it became the owner of a vast land near Orvieto. Influenced by new ideas, the community opened to new initiatives, among which the most supported was the one that gave birth to the >> "Teatro della Concordia" << between 1807 and 1808.It remained under the sway of the Church up to 1960 when it was joined to the Italian Kingdom << between 1807 and 1808.It remained under the sway of the Church up to 1960 when it was joined to the Italian Kingdom

 

 

Monte Castello di Vibio

Il centro di Montecastello di Vibio , è posto di fronte a Todi in una fertile e strategicamente importantissima vallata del Tevere che sovrasta e controlla.
Fu abitato già in epoca preromana, almeno così sembrerebbero dimostrare alcune ricerche della fine dell'800. Fu comunque insediamento romano in epoca Tardo Repubblicana e deve il suo nome alla "gens Vibia", una delle più famose famiglie che nel periodo di massimo splendore della Roma repubblicana prima e imperiale poi, formarono la colonia della fida Tuder lungo le valli dei fiumi Tevere e Naia. Nel Medioevo Montecastello di Vibio fu assai conteso da Todi che data la sua vicinanza cercò sempre di legarlo a sé.  Nel XII secolo lo assoggettò, lo fortificò e lo cinse di mura, nel secolo successivo fu espugnato da Pietro Farnese che lo restituì ai legittimi proprietari dopo aver concluso la pace con Todi, ma proprio in quei tempi si distinse il carattere particolarmente fiero dei montecastellesi al punto che il suo più potente vicino Todi, per domarne lo spirito di indipendenza, fu costretto ad emettere un bando con il quale il paese veniva escluso da qualunque tipo di scambio commerciale. Due Podestà di Todi fecero smantellare le mura del fortilizio e successivamente anche i torrioni fino a che nel 1392 Papa Bonifacio IX concesse il castello a Catalano degli Atti. Nel 1396 alla morte di Catalano il castello fu conquistato da Biordo Michelotti, signore di Perugia e ceduto a Pietro Angelo dei Conti di Marciano. Riconquistato dagli Atti nel 1405 divenne proprietà di Ludovico Migliorati . In epoca napoleonica Montecastello di Vibio conobbe il periodo del riscatto e del massimo splendore, allorchè venne a capo di un vasto territorio verso Orvieto. Investita dal vento delle nuove idee, la comunità si aprì a nuove iniziative, la più duratura delle quali fu quella che fra il 1807 e il 1808 dette vita al >>
Teatro della Concordia<< . Rimase fino al 1860 sotto l'egemonia della Chiesa poi entrò a far parte del Regno d'Italia come Comune.

 

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